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Comunicare attraverso il makeup

Un'arte vecchia come l'uomo, anzi la donna

Affonda le radici nella notte dei tempi un'arte che, se spogliata della sua superficialità, ha ben poco di frivolo. Stiamo parlando del make up e del trucco per il viso. Gli scavi archeologici hanno messo alla luce in diverse parti del mondo reperti che fanno riferimento all'arte di abbellire il viso. Si pensi all'Antica Grecia, all'Egitto e alle tribù africane. È ormai ampiamente riconosciuto infatti che fin dall’antichità l’immagine del viso è stata arricchita o modificata tramite colori e orpelli ricavati dalla natura: lo scopo non era solo quello di abbellire il viso, ma di caratterizzarlo con dei particolari segni, che dovevano sottolineare il carattere, la personalità e la condizione sociale.

Da ciò si evidenzia che "il trucco è molto connesso sia con l’identità psicologica di una persona che con l’intenzione che questa ha di caratterizzarsi nei confronti degli altri”

L’antropologia ci insegna che il truccarsi, fin dagli albori, nasce non solo con la funzione di abbellimento dell’immagine corporea, ma che ha a che fare con il concetto di identità e appartenenza culturale a diverse etnie e razze.

Si pensi, solo per citare alcuni esempi, ai nativi americani e ai loro tipici costumi e colori che sanciscono l’appartenenza a una determinata tribù, alle donne indiane che sono solite marcarsi la fronte per comunicare al mondo il loro nuovo status, agli indigeni delle tribù che si truccano ulteriormente in occasione delle festività. In tutti questi casi truccarsi è una forma di comunicazione forte che ha il significato di differenziarsi dagli altri, di “gridare” e sbandierare la propria identità.

AI GIORNI NOSTRI

Anche se non è una regola fissa, ciò che spinge a truccarsi è spesso "il desiderio di migliorarsi, enfatizzando alcuni aspetti di sé che non sono mai solo fisici, ma sono molto sentiti interiormente, nascono cioè all’interno della propria mente, nel vissuto della propria percezione di se stessi.

Enfatizzare aspetti psicologici di sé

Ciò che rende 'serissima' una materia tanto 'giocosa' quanto il trucco è il fatto che esso tende ad enfatizzare un aspetto di se stesse che nasce dall’interno della propria psiche. Il make up non è più quindi riconducibile solo ad una maschera che ci si appoggia sul viso, ma ad aspetti ben più profondi, che fanno riferimento a come ci rappresentiamo a noi stesse e a come vorremmo che gli altri ci vedessero.

Differenti tipi di trucco

In un certo senso, si può dire che il trucco tende ad abbellire la propria immagine, puntando su caratteristiche anche psicologiche e non solo fisiche, come appunto la dolcezza, la semplicità, la sensualità, l'aggressività, la risolutezza e la determinazione

Non a caso, ogni donna è diversa e si trucca diversamente, anche in base alla propria psicologia.

Truccarsi per comunicare

Il nostro corpo, anche se fermo, comunica in continuazione messaggi a chi ci sta intorno. Attraverso il non verbale “gettiamo” informazioni intorno a noi e il truccarsi è una potente forma di comunicazione rivolta non solo a se stessi (“mi piaccio quando mi guardo allo specchio così acconciata”) ma anche e soprattutto verso gli altri.

Il trucco è comunicazione e non è un caso che le parti che solitamente le donne si truccano più frequentemente sono anche quelle più espressive del nostro volto: gli occhi e la bocca, entrambe interessate in modo determinante nei processi di ricezione dal mondo esterno.

OCCHI O LABBRA?

Puntare su una sola parte del viso ha un preciso significato psicologico.

Truccarsi gli occhi: il motivo psicologico

Focalizzare il make-up sugli occhi vuol dire condurre gli altri dallo sguardo fino all’Io più profondo per portare l’attenzione sulla personalità. "È un po' come lanciare il messaggio ‘voglio farti vedere la mia anima’

Ecco perché molte donne non escono senza il mascara. Gli sguardi degli altri ci condizionano e osservarli dietro ciglia lunghe aiuta a sentirsi più sicure

L'accento sulla bocca: cosa vorrà dire?

La bocca è la spalla degli occhi nel completare una buona parte della comunicazione in uscita

Le donne che truccano solo le labbra sono dotate di fiducia in se stesse

Truccare le labbra indica voglia di esprimere la propria sensualità e femminilità, tanto più se si adottano rossetti dai colori accesi e vivaci, o comunque vistosi.

Truccarsi per stare meglio con se stesse

Per la maggior parte delle donne il truccarsi è già segnale di abbellimento e di star meglio con se stesse e con la propria immagine. Se poi il trucco in un certo senso risolve le proprie insicurezze su di sé, il risultato è che la soddisfazione e il benessere psichico migliorano.

Questo non vuol dire che tutte le donne si devono truccare per sentirsi bene: il trucco non è un obbligo, anzi è creatività e libertà.

Ma per chi ci si trucca? Per se stesse o per gli altri? "Le donne in genere si truccano per se stesse, - nel senso che tendono a vedersi con un’immagine di sé, che rappresenta quella che loro vogliono scegliere. In altri termini il trucco dal punto di vista psicologico è indicativo di come una donna vorrebbe 'sentirsi'. Tuttavia, sappiamo bene che quando una persona pensa a se stessa, pensa anche a un potenziale interlocutore (e spettatore) che è collocato all’esterno della propria mente. In parole povere, una donna che si trucca lo fa anche per le persone che frequenta, che vede nella vita quotidiana, con cui ha relazione ecc.

Uno dei significati psicologici del trucco

Quando ci trucchiamo andiamo a modificare l’aspetto della nostra pelle, organo che rimanda al rapporto tra corpo e psiche poiché rappresenta una sorta di confine tra mondo interno e mondo esterno.

La pelle, quindi, va intesa come una parete che delimita e divide il fuori dal dentro ma, soprattutto, che mette anche in contatto queste due diverse realtà. Non è un caso che la psicosomatica teorizzi che quando avviene un conflitto tra le nostre istanze interne e il mondo circostante, il nostro corpo tenda a scaricare le tensioni sulla cute. E’ significativo che sia proprio la cute che noi andiamo a truccare, il confine tra noi e gli altri, agendo soprattutto sulla zona del volto, perchè la parte del corpo sulla quale prima di tutte, solitamente, cade l’attenzione degli sguardi altrui.

Come valorizzare al massimo allora il nostro “biglietto da visita”? Ogni buon venditore cerca di valorizzare i pezzi forti e nascondere quelli meno pregiati, in assoluta buona fede.


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